Acido lattico avitek 500g - PRIMUS

AVITEK Possiamo insaporire ogni piatto che prepariamo con aceto o succo di limone.

Ha un sapore inestimabile come aggiunta a zuppe, marinate, salse, minestre, insalate, piatti principali con pesce, conserve di verdure e frutta e per l'acidificazione casalinga di latte e panna.

AVITEK 30% ACIDO LATTICO
SPEZIA POLACCA NATURALE NELLA TUA CUCINA
(Prodotto della fermentazione della barbabietola da zucchero)

Avitek è una soluzione acquosa di acido lattico al 30%.

Cos'è l'acido lattico?
L'acido lattico negli alimenti si forma attraverso la fermentazione naturale degli zuccheri semplici, cioè il lattosio nel latte e il fruttosio in verdure e frutta.
Questo acido è stato estratto per la prima volta dal latte acido, da cui il nome.

La presenza di acido lattico nel latte modifica naturalmente la sua struttura e il suo sapore. Questo processo viene utilizzato nella produzione di formaggio, yogurt, kefir e altri prodotti derivati dal latte.
L'acido lattico viene prodotto anche dalla fermentazione (acidificazione) di alcune verdure, ad esempio cetrioli, cavoli, barbabietole...

Porta il simbolo E270 come additivo alimentare. Serve per la regolazione dell'acidità, ed a differenza dell'aceto viene completamente assorbito dal corpo e quindi non danneggia fegato, reni, pancreas, vescica e cistifellea.

Grazie alle sue proprietà batteriologiche inibisce la crescita di microrganismi dannosi nel tratto digestivo, influenzando positivamente il processo digestivo. Contiene micronutrienti essenziali, come calcio, magnesio, potassio e ferro. I prodotti con acido lattico fermentativo sono conosciuti da molti anni come integratori alimentari benefici. Molti scienziati associano la longevità delle persone a un alto consumo di prodotti fermentati e acidificati.

AVITEK COME ADDITIVO NEI PRODOTTI
La concentrazione di acido lattico nelle marinate leggere dovrebbe essere dello 0,45-0,80%,
medio-piccante 1-1,5%, piccante fino al 3%.
L'acido lattico protegge i prodotti dalla putrefazione inibendo la crescita di batteri putrefattivi, ma non protegge dalla muffa. Pertanto, il silaggio dovrebbe essere protetto dalla formazione di muffa bloccando l'accesso all'ossigeno (pastorizzazione) e APPLICANDO una temperatura di conservazione il più bassa possibile (ottimale fino a 10 °C). Il sale da cucina (circa 3%) viene aggiunto alle materie prime destinate alla salatura non solo per motivi di gusto, ma anche per accelerare la crescita dei batteri lattici e ridurre l'attività dei batteri indesiderati.